Terremoto del 11 marzo in Giappone.
L'evento avviene alle 14.46 ora Giapponese (06.46 ora dell'Europa Centrale), con una magnitudo 8.9 (5° per violenza nel corso della storia). Si ricorda che ogni punto della scala Richter aumenta rispetto al precedente di un fattore 30, quindi esponenzialmente. Il terremoto giapponese è quindi circa 1000 volte superiore d'intensità rispetto a quello avvenuto all'Acquila, in Italia. Per ogni dettaglio sugli eventi tellurici, le spiegazioni, vai alla pagina delle onde sismiche.
Sismogramma rilevato a Pecetto Torinese dal sismografo di stazione (9700 km superficiali dall'epicentro):
La distanza temporale tra l'onda primaria "P" e l'attenuazione dell'oscillazione è di circa 6 minuti. Il tempo della durata recepita dalla popolazione locale.
Epicentro del sisma principale:
La scossa è avvenuta ad un centinaio di chilometri dalla costa, nell'oceano, sopra la faglia che divide la placca del Pacifico da quella asiatica (vedi pagina dedicata). Quest'ultima subisce la spinta da quella oceanica, provocando diversi terremoti sotterranei che da settimane si erano intensificati al largo di Honshu. In seguito alla scossa violenta e poco profonda (22km) si crea uno tsunami che in pochi minuti raggiunge le coste. In alcuni tratti della costa l'oceano entra per 15 km nella terraferma. Diversi eventi di magnitudo superiore a 6 si registrano nel sud Pacifico da diverse settimane. Nelle 24h successsive alla prima forte scossa si registrano 144 terremoti superiori a magnitudo 5, pari a 1 ogni 10 minuti.
E' necessario sempre avere ben presente alcune regole generali di comportamento in caso di terremoto.
Spinta della placca del Pacifico:
Come si crea uno tsunami:
Effetto di ritiro e avanzamento di uno tsunami:
Le onde prodotte sono numerose e non sempre la più grande è la prima:
In Giappone esiste una guida di sopravvivenza (guidebook_english.pdf) denominata "Tokai Earthquake Theory": uno studio su come comportarsi in caso di forte terremoto e tsnunami.
Storia degli eventi sismici sulla costa giapponese:
Ecco il disegno indicante il piano di allarme temporale del Giappone in caso di terremoti e/o tsunami:
Coste giapponesi impattate dallo tsunami:
Altezza prevista onde, secondo la "Tokai Earthquake Theory":
Effetto tsunami nel Pacifico, altezza onde reali:
Radiazioni in roetgen | Impatto sul corpo |
---|---|
0,419-1,676 |
Possibili danni cromosomici. |
1,676-8,38 | riduzione temporanea del numero dei globuli bianchi. Lieve nausea e vomito. Perdita di appetito. Affaticamento, che può durare fino a quattro settimane. Maggiore suscettibilità alle infezioni; è possibile un maggior rischio a lungo termine di leucemia e linfoma. |
8,38-16,76 | Lieve malattia da radiazione in poche ore: vomito, diarrea, astenia, ridotta resistenza alle infezioni. Perdita di capelli. In quantità sufficienti, I-131 in grado di distruggere in tutto o in parte la ghiandola tiroidea, causando alterazioni tiroidee o il cancro. Temporanea sterilità maschile. |
16,76-25,140 | Grave malattia: effetti delle radiazioni come nel passo precedente. Le cellule del corpo si dividono rapidamente. Incluse le cellule del sangue, le cellule del tratto gastrointestinale, le cellule riproduttive, e le cellule dei capelli. Il DNA delle cellule sopravvissute è danneggiato. |
25,140-33,520 | radiazione di malattia grave. Midollo osseo e intestino distrutti. Emorragia nella bocca. |
33,520-83,800 | Malattie acute, insufficienza cardiaca possibile. Midollo osseo quasi completamente distrutto. Permanente sterilità femminile probabile. |
83,800-419 | malattia acuta delle cellule nervose, e piccoli vasi sanguigni distrutti. Può verificarsi la morte. |