Tutti noi siamo legati alla situazione meteorologica dell'ambiente in cui viviamo.; Non e' forse vero che alzarsi al mattino con una bella giornata di sole, serve a rendere tutta la giornata migliore o a predisporci ad un maggiore ottimismo ? Oppure una giornata ventosa non ci rende piu' nervosi ? Inoltre pensiamo ad un campo coltivato che deve essere irrorato, oltre che curato nei momenti in cui non piove. Ecco quindi che assume sempre maggiore importanza la meteorologia, in campo lavorativo, economico e sociale. In diversi paesi europei e, da tempo negli Stati Uniti, queste informazioni sono diventate via via sempre piu' necessarie, e dunque le agenzie o coloro che sono addetti alle previsioni hanno assunto, col tempo, un impegno sempre maggiore. In Francia, Meteofrance offre un servizio accurato: basti pensare che, dietro pagamento, e' possibile essere avvisati qualche ora prima della possibilita' di sviluppo di un temporale, al fine di poter ricorrere al salvataggio di dati, in caso di mancata erogazione elettrica in un centro di elaborazione computerizzata, oppure piu' semplicemente per poter evitare attivita' che potrebbero risultare dannose o inutili in caso di temporale.
Vi sono informazioni elementari utili ad interpretare al meglio le cartine meteo, saper interpretare il cielo, poter prevedere il tempo che fara'.
Eccone alcune:
E' la zona caratterizzata da una discesa di aria dall'alto verso il basso; dal centro dell'area, l'aria si sposta verso la periferia, scivolando verso la zona di bassa pressione. L'alta pressione e' anche definita come anticiclone. Le zone di alta pressione sono quindi caratterizzate da cielo sereno, temperatura bassa al calare del sole, e frequenti notti con gelate o formazioni di nebbie.
L'aria sale verso l'alto: poiche' salendo la pressione diminuisce, l'aria si espande e si raffredda: si formano cosi' il processo di condensazione del vapore acqueo, le nuvole e le precipitazioni. L'area di bassa pressione e' detta ciclone subtropicale.
E' una deviazione dei venti dovuta alla rotazione terrestre. L'aria si sposta da una zona di alta pressione verso una zona di bassa pressione: la direzione dei venti e' quindi molto indicativa per individuare la zona perturbata e quella piu' serena. Inoltre i venti in quota sono correnti con bassa pressione atmosferica; i venti di terra sono correnti di alta pressione. Se non esistesse la rotazione terrestre, lo spostamento delle masse di aria calda su quelle di aria fredda sarebbe lineare. La rotazione della terra fa si che nell'emisfero nord le masse d'aria si spostino da ovest verso est, quindi le perturbazioni o cicloni, provengono, nel caso dell'Europa, dall'oceano Atlantico e si dirigano verso l'oriente. I grossi spostamenti di aria costituiscono i fronti atmosferici: sia che siano prodotti da aria calda (fronte caldo), sia che siano prodotti da aria fredda (fronte freddo), sono sempre portatori di precipitazioni, seppure con conseguenze e riscontri diversi fra loro. Notare la differenza di rotazione dei venti tra alta pressione (senso orario) e bassa pressione (senso antiorario).
Sono indice di molte informazioni. Vengono divise in nubi alte; nubi medie;
nubi basse; nubi a sviluppo verticale; possono cosi' essere interpretate:
NUBE |
NOME |
DESCRIZIONE |
SIGNIFICATO |
PREVISIONE |
---|---|---|---|---|
Nubi alte |
cirri; |
candide, isolate, filamentose o a ciuffi con aloni |
indicano vento forte in quota |
sono l'anticipazione di un fronte caldo che produrra' forti e lunghe precipitazioni |
Nubi medie | alto-strati; alto-cumuli; nembo-strati |
velo sottile e uniforme senza aloni (alto-strati), masse tondeggianti come ciotoli ('cielo a pecorelle') (alto-cumuli) o indefinite dai toni grigio scuri (nembo-strati) | indicano aria calda, in quota, sopra aria fredda; prodotte da misto ghiaccio e acqua che favorisce la precipitazione | producono quasi sempre pioggia, che a volte non giunge al suolo per evaporazione precedente; sono il centro della perturbazione |
Nubi basse | strato-cumuli; strati | pochi e sbiaditi contorni, non lasciano trasparire la luce: tipicamente invernali sono dette 'nebbia alta' | sono la dimostrazione di grossi rimescolamenti d'aria, segnano di solito il confine superiore di aria fredda, ma non sono indice di perturbazioni | non producono pioggia e sono indice di un cielo sostanzialmente sereno |
Nubi a sviluppo verticale | cumuli; cumuli-nembi |
hanno i contorni ben definiti che rendono l'idea del rigonfiamento e del ribollio | legate a movimenti ascendenti e discendenti di aria in senso verticale: l'arrivo di aria fredda in una zona di aria calda ristagnante produce forti correnti ascendenti con cumuli imponenti e produzione di grandine | sono indice di temporali in atto: per la navigazione aerea rappresentano un motivo di pericolo |
Un fulmine è originato da due differenze di potenziale elettrico prodotte tra la nube e il terreno sottostante. Ogni nube si carica di molta elettricità (forse a causa dello sfregamento tra loro delle gocce d'acqua, mosse dal vento e formanti la nube). Questa elettricità si scarica sul terreno durante il temporale.
Esistono due tipologie di fulmini: la prima consiste in una scarica elettrica da nube a terra; la seconda da terra a nube. Sono molto più frequenti le seconde, come si può notare dai rilevamenti fatti dal sistema di controllo dell'attività eletttrica, presente nella pagina dei fulmini. Queste due tipologie sono dovute proprio al tipo di carica elettrica formatasi.
La risalita dell'aria calda fino a 10 km di quota, ove le temperature sono sotto zero °C, produce la condensazione dell'umidità. Entro un'ora dall'inizio del processo la pioggia è forte. Il vento esistente permette ai chicchi di grandine di risalire e scendere più volte nella nube e di caricarsi di maggior acqua di volta in volta, che andrà ad ingrandire il chicco di ghiaccio. Raggiunto un peso oltre al limite consentito dai venti, si produce la grandinata ed il dissolvimento della nube con pioggia leggera.
Tutte le informazioni che servono a produrre una previsione o piu' semplicemente a fare il punto sulla situazione meteo del momento, sono raccolte su piu' carte, ricche di simboli particolari e indicanti dei precisi dati. Ecco un esempio di cartina meteorologica al suolo:
Le zone cicloniche (di bassa pressione) appaiono indicate con la lettera 'B' (in alcune carte di lingua inglese con la lettera 'L' -low-); le zone di bel tempo o alta pressione sono indicate con la lettera 'A' (in lingua inglese 'H' -high-); i fronti di perturbazione sono le vere cause di precipitazioni e si estendono da nord a sud. Uno di questi fronti parte dall'Islanda per arrivare fino alle coste atlantiche del Portogallo, dove si trova una vasta area anticiclonica. Le zone di bassa pressione sull'Europa, hanno il loro epicentro sulla Polonia e sull'Egeo. Le frecce nere indicano aria fredda proveniente da nord, che produce vaste precipitazioni anche nevose. Queste correnti di aria fredda si scontrano con le Alpi svizzere, e scendendo verso la pianura padana creano su questa tempo terso e innalzamento delle temperature. Questo vento e' detto fohn: si verifica quando tra nord e sud delle Alpi vi e' una grossa differenza di pressione: a nord alta pressione e a sud (in pianura) una bassa pressione diretta verso l'Adriatico. Il vento e' di per se freddo: nel risalire le Alpi fino alla cima si raffredda in media di 1 grado ogni 100 metri, il vapor acqueo si condensa, producendo nuvole e precipitazioni nevose; scendendo oltre le cime delle Alpi verso sud, avviene l'effetto opposto: le nuvole scompaiono e il vento si surriscalda creando un tepore che innalza le temperature. Le linee che circondano e delimitano le zone cicloniche e anticlicloniche sono dette isobare e rappresentano i punti ove la pressione atmosferica e' uguale. La pressione in questo caso è espressa in millibar o hPa (ettoPascal): 1mb o hPa = 0,750 mm Hg (millimetri di Mercurio). Circa le previsioni, si puo' immaginare, in un'analisi semplicistica e superficiale, che tutta questa situazione sia in movimento verso est e dunque i due fronti sull'Atlantico siano in movimento verso l'Europa, cosi come la vasta area di alta pressione sul Portogallo, si estenda sul Mediterraneo. Esistono, infine, carte al suolo, prodotte con informazioni provenienti da punti di rilevamento terrestri; carte in quota, normalmente prodotte con dati provenienti dalle sonde lanciate nell'atmosfera. Quest'ultime sono meno dettagliate, ma importantissime perche' indicano i grandi movimenti delle masse d'aria che creano le vaste zone cicloniche e anticicloniche.
Con il lancio dei satelliti e' stato dato un valido aiuto ai meteorologi e alla diffusione di massa della meteorologia. Le fotografie provenienti dal Meteosat, il principale satellite meteo europeo, rispecchiano piu' fedelmente e sono decisamente piu' chiare di qualunque cartina disegnata. Il Meteosat e' un satellite geostazionario, quindi posto in un punto fisso e con la stessa velocita' di rotazione della terra. Si trova sul meridiano 0, di Greenwich, a 36000 km da terra, pesa circa 700 Kg e misura 2 X 3 metri circa. Girando su se stesso, fotografa la superficie terrestre inviando ogni 30 minuti sulla terra un'immagine formata da 25 milioni di punti. Quest'immagine e' composta da informazioni assunte negli spettri del visibile e dell'infrarosso e la sua struttura e' paragonabile ad una immagine televisiva a righe. Queste informazioni raggiungono il centro di Darmstadt, in Germania, dove vengono elaborate, ricostruite e rese comprensibili. Quindi sono inviate nuovamente verso il satellite, che le riflettera' verso la terra affinche' tutti i centri meteo possano riceverle.
Ecco un esempio di fotografia all'infrarosso dell'Europa prodotta dal satellite Meteosat. Le zone rappresentate dal bianco sono aree fredde, e indicano fronti di aria fredda, nello specifico nubi molto spesse e alte, comunque indice di perturbazione; le zone scure sono aree calde: notare sul deserto africano l'area calda, sulla Russia una vasta zona fredda, sull'estremo settore Atlantico una vasta zona ciclonica e sull'Italia un'area di alta pressione. Purtroppo da queste immagini non si possono rilevare le nubi basse causa di temporali.
Esistono altri satelliti altrettanto importanti e detti polari, i quali ruotano attorno alla terra passando sui poli e attraversando l'equatore. I piu' famosi fanno parte della famiglia NOAA, e sono quelli che interessano maggiormente l'Europa. Essi compiono circa 12/16 giri ogni 24 ore intorno alla terra ad una altezza che varia da 800 a 1600 km: quindi la stessa zona viene sorvolata due volte, una di notte ed una di giorno. Trasmettono immagini riprese continuamente, quasi sempre deformate nell'aspetto, a causa della grande velocita' di crociera. Le informazioni sono pero' dettagliatissime, grazie alla quota bassa: vengono rilevati addirittura i temporali, le citta', i fiumi.
Ecco una strisciata prodotta da un NOAA:
Quest'immagine al visibile rappresenta lo stato delle nubi cosi' come sarebbero viste, se scattassimo una fotografia normale, come quelle che riproducono i nostri panorami terrestri. Le nubi sono dunque rappresentate dalle parti bianche della fotografia. Un satellite polare impiega circa 15 minuti ad attraversare da orizzonte ad orizzonte la zona di osservazione; durante questi minuti invia a terra righe che compongono l'immagine del terreno che sta sorvolando. Questo e' il motivo della distorsione delle mappe che formano il risultato dell'immagine. Queste immagini sono utilissime (se al visibile) per evidenziare nubi di tipo temporalesco, quindi localizzate.
La foto a sinistra e' un'altra immagine ripresa da un satellite NOAA. La freccia color arancio indica Londra, quella verde, Milano. Si puo' notare anche la catena delle Alpi, i Pirenei, il Po con i suoi principali affluenti. In basso, lungo tutta la fotografia e' inserita una scala di tonalita' di grigio: ogni sfumatura corrisponde ad una precisa temperatura. Dalle varie tonalita di grigio si deduce immediatamente la temperatura al suolo, riportata dal satellite.
Una splendida immagine colorata di un uragano presente sul confine messicano, il cui nome e' Aletta.
Poter prevedere il futuro e' stato da sempre uno degli scopi principali
dell'uomo. Cosi' lo e' anche per le previsioni del tempo: basterebbe
indagare un po' sui detti popolari e sui proverbi contadini, per scoprire quanti
tentativi ci sono stati, e ci sono tuttora, per scoprire se piovera' o sara'
sereno. Molti di questi detti sono senz'altro non corretti, ma altri hanno
delle basi scientifiche. Per esempio: cielo a pecorelle, pioggia a
catinelle e' sicuramente poggiato su una verita' scientifica (vedi
descrizioni delle nubi, alto-cumuli). Ma per fare delle previsioni serie e
affidabili, per i professionisti che hanno necessita' di avere delle
informazioni attendibili, esistono strutture che fanno dell'osservazione meteo
una professione.
Nel settore aeronautico e' fondamentale per gli aerei avere delle informazioni
meteo affidabili e sempre aggiornate. Sono state create delle trasmissioni
radio dette Volmet, sulle frequenze dedicate al controllo del traffico
aereo, che funzionano 24h al giorno per 365 giorni all'anno. Queste
emissioni vengono aggiornate ogni 20 minuti e sono presenti nei maggiori
aeroporti. Forniscono la temperatura, il punto di rugiada (importantissimo
per valutare la possibilita' di formazione di nebbia: se la temperatura
dell'aria e' prossima al punto di rugiada, la nebbia ha grosse probabilita' di
formarsi), la pressione barometrica, lo stato del cielo, la presenza di nubi, di
quale tipo e a quale altezza, la visibilita' in metri. Queste trasmissioni
dedicate agli aerei in avvicinamento, sono estremamente utili anche al
meteorologo hobbista, che magari abita nel raggio di qualche chilometro
dall'aeroporto. Gli aerei che compiono rotte molto lunghe, quindi ad
altezze considerevoli, trasmettono continuamente informazioni sulle condizioni
dell'aria e della zona che stanno percorrendo. Questi dati, sotto forma di
numeri, secondo uno standard preciso, permettono ai meteorologi di avere una
mappa della situazione in alta quota, e soprattutto, agli altri aerei che
seguono, di evitare le zone turbolente o con presenza dei cosiddetti
'vuoti d'aria'. Queste trasmissioni vengono riprese da stazioni terrestri
e ridiffuse in onde corte, quindi via radio, in tutto il mondo. E' cosi'
possibile sapere quali condizioni atmosferiche sta incontrando un aereo, in un
punto preciso della terra.
Nel settore navale esistono dei bollettini meteo diffusi ogni ora, attraverso i
canali marittimi, che sono ovviamente rivolti alle condizioni del mare.
Alcune grandi stazioni terrestri diffondono in onde corte delle carte meteo, di
settori specifici e riguardanti la zona in cui sono presenti le stazioni
stesse. Queste trasmissioni, diffuse come fax, vanno via via scomparendo,
surclassate dai satelliti e dalle reti di informazione come internet.
Come abbiamo visto, non mancano i canali per poter avere dati ed
informazioni sulla situazione e poter azzardare delle previsioni. Le
stesse trasmissioni di cui abbiamo parlato, in molti casi, diffondono anche
previsioni sulle 24 o 48 ore. Con un po' di nozioni di base, un po' di
esperienza, dettata anche solo dall' osservazione costante dell'evoluzione del
tempo, e' possibile ottenere delle buone capacita' di previsione. Ad
esempio, chiunque abiti in pianura padana, a ridosso delle Alpi, sa che le
perturbazioni provenienti da nord/nord-ovest, raramente producono pioggia in
Piemonte, perche' le Alpi proteggono la regione. Al contrario le
perturbazioni che arrivano dal Mediterraneo, sono estremamente cariche di
umidita', e, se si scontrano con il vento freddo, proveniente da nord, presente
in molti casi, possono provocare grandi nevicate, anche in pianura, a bassa
quota. Tutte queste nozioni, anche se non sono la regola assoluta, molte
volte sono valide per stimare un'evoluzione del tempo, nell'arco di qualche
ora. Certo e' che i meteorologi professionisti, si basano su statistiche
che poggiano su milioni di informazioni reperite anno dopo anno, sui satelliti,
sulle miriadi di stazioncine, che sparse su migliaia di chilometri, propongono
continuamente dati. Nonostante questo, a volte, le previsioni non sono
corrette, a dimostrazione che sono tanti i fattori e le cause che possono
interagire tra loro, da far si' che si verifichi una svolta imprevista,
mandando in fumo ore di lavoro. Fare previsioni a lungo termine e' ancora
estremamente difficile, soprattutto a livello capillare. Sono al contrario
migliorate le previsioni ad ampio raggio ed a breve termine, grazie al supporto
delle immagini satellitari, che sono la vera 'fotografia' della situazione, e
non una costruzione in laboratorio.
Ecco un consiglio pratico per fare una previsione semplice (vedi effetto coriolis) E' un semplice modo per valutare dove si trova il nucleo di bassa pressione, rispetto alla nostra posizione.
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