La valutazione della qualità dell'aria che respiriamo, considera la presenza di alcune particelle che esistono in natura, nell'aria, ma soprattutto vengono prodotte dall'inquinamento dell'uomo. Sono almeno tre i gruppi importanti che vengono definiti 'particolato' (PMn), in base alla grandezza.
Dalla più piccola alla più grande le tre PM prese come standard di valutazione sono la PM1, PM2,5 e PM10. Il numero indica la grandezza; l'unita di misura è il micron. La grandezza è particolarmente importante per come riescono ad introdursi nei polmoni al momento dell'inspirazione:
Ecco una immagine importante al fine di capire la grandezza delle particelle che formano un particolato, rispetto ad un capello umano:
Esistono diverse tipologie di valutazione della gravità della presenza nell'aria del particolato. Si definiscono indici e a seconda del continente o della nazione vengono calcolati con algoritmi diversi. Le situazioni e gli inquinanti variano a seconda del continente.
In Europa l'indice (European Air Quality Index) viene calcolato tramite metodi molto complessi che si basano sui rilievi effettuati nel corso di diversi giorni, calcolati come medie ponderate, quindi danno maggior risalto alle variazioni più recenti in ordine cronologico.
La quantità presente in un metro cubo di particolato indica l'indice della pericolosità. I componenti presi in considerazione per i calcoli sono:
Particulate matter (PM10);
Fine particulate matter (PM2.5);
ozono (O3);
biossido di azoto (NO2);
biossido di zolfo (SO2).
In alcuni centri (es: ARPA Piemonte) sono considerati solo PM10, biossido di azoto; ozono. Quindi si evince che non esiste uno standard unico in tutto il mondo da poter essere confrontato per delle valutazioni complessive.
Per esempio in Europa la tabella delle valutazioni dell'indice è la seguente:
Negli Stati Uniti l'indice è valutato, come detto, in altro modo, per cui la pericolosità è sintetizzata dalla tabella seguente:
AQI |
Livello di inquinamento atmosferico |
Implicazioni sulla salute |
Dichiarazione cautelativa (per PM2.5) |
0-50 |
Buono |
La qualità dell'aria è considerata soddisfacente e l'inquinamento atmosferico presenta pochi o nessun rischio |
Nessuna |
51-100 |
Moderato |
La qualità dell'aria è accettabile; tuttavia, per alcuni inquinanti potrebbe esserci un moderato problema di salute per un numero molto limitato di persone che sono insolitamente sensibili all'inquinamento atmosferico. |
I bambini e gli adulti attivi e le persone con malattie respiratorie, come l'asma, dovrebbero limitare lo sforzo prolungato all'aperto. |
101-150 |
Malsano per i gruppi sensibili |
I membri di gruppi sensibili possono avere effetti sulla salute. È improbabile che il pubblico in generale ne risenta. |
I bambini e gli adulti attivi e le persone con malattie respiratorie, come l'asma, dovrebbero limitare lo sforzo prolungato all'aperto. |
151-200 |
Malsano |
Tutti possono iniziare a sperimentare effetti sulla salute; i membri di gruppi sensibili possono subire effetti sulla salute più gravi |
I bambini e gli adulti attivi e le persone con malattie respiratorie, come l'asma, dovrebbero evitare uno sforzo prolungato all'aperto; tutti gli altri, in particolare i bambini, dovrebbero limitare lo sforzo prolungato all'aperto |
201-300 |
Molto malsano |
Avvertenze per la salute delle condizioni di emergenza. L'intera popolazione ha maggiori probabilità di essere colpita. |
I bambini e gli adulti attivi e le persone con malattie respiratorie, come l'asma, dovrebbero evitare tutti gli sforzi all'aperto; tutti gli altri, specialmente i bambini, dovrebbero limitare lo sforzo all'aperto. |
300+ |
Pericoloso |
Allerta per la salute: tutti possono avere effetti sulla salute più gravi |
Tutti dovrebbero evitare tutti gli sforzi all'aperto |
ATTENZIONE: E' molto importante sottolineare che la colonna "implicazione sulla salute" è valida considerando l'esposizione all'aria con l'indice corrispondente, per 24 ore consecutive; molto diversa è la realtà, dove solitamente non ci si espone per 24 ore consecutive alla stessa aria e dove, comunque, nell'arco di una giornata l'indice varia.
Meteo-online rileva tramite un sensore (Davis AirLink), la presenza di PM1, PM2,5 e PM10. Il rilevamento di ozono e altri componenti richiederebbe un impegno molto maggiore e specifico che andrebbe oltre gli obiettivi.
Essendo molto variabile nel corso di pochi minuti (nel calcolo del dato viene considerata dal sensore, anche temperatura, umidità e altezza del punto di rilevamento), nella pagina principale verrà pubblicato:
PM1 - la media di tutte le letture di PM 1.0 nell'ultimo minuto calcolata utilizzando la calibrazione atmosferica in µg/m^3; (gli indici non tengono conto del PM1 pur essendo molto pericoloso)
PM2,5 - Nowcast (la media ponderata di tutte le letture di PM 2.5 nelle ultime 12 ore calcolata utilizzando la calibrazione atmosferica ed espressa in µg/m^3)
PM10 - Nowcast (la media ponderata di tutte le letture di PM 10.0 nelle ultime 12 ore calcolata utilizzando la calibrazione atmosferica ed espressa in µg/m^3).
E' anche presente una tabella che indica il grado di pericolosità per il solo PM2,5 che è preso universalmente un po' come punto di riferimento per tutti i confronti. Questa tabella è basata su valori europei.
Una considerazione finale: è necessario tenere presente che il sensore di rilevamento, si trova lontano da città e in un luogo tutto sommato protetto da particolari inquinanti. Ciò nonostante i valori sono spesso molto alti. Questo indica quanto ormai la pericolosità dell'inquinamento dell'aria abbia raggiunto limiti da tenere sempre più sotto controllo, dato le conseguenze fatali e irreversibili che produce al pianeta.